30 Aprile 2008
Oggi, 30 aprile, Gianni Alemanno è il nuovo sindaco di Roma. La sua vittoria su coso, il suo avversario con gli occhioni celesti e di cui nessuno ricorda il nome, è la conferma di una conclamata supremazia delle destre in tutta Italia. Questo di norma fa parte dell’alternanza fra schieramenti che nutre di vita la democrazia, e non dev’essere di per sé un dramma; per quanti anni la Francia è stata guidata decisamente bene da Chirac? E la Danimarca di Rasmussen, che varò la legge sulle unioni gay? E anche a casa nostra, uomini del calibro di Montanelli, Borsellino, Cardini, lo stesso Travaglio erano e sono personaggi di destra che vorremmo sempre come degni interlocutori.
Noi però abbiamo Schifani seconda carica dello Stato.
C’è da augurarsi non già che la nuova maggioranza di Governo controlli i propri istinti; non già che i TG di regime, una volta varati i provvedimenti più ignobili dal Parlamento, comincino una buona volta a dare notizie invece di parlare di animali, papa e troie; non già che l’Italia continui a far parte dell’UE invece di essere cacciata a scaracchi ner muso come si meriterebbe sotto parecchi aspetti.
No. Il nostro augurio è che TUTTA la classe politica di centrosinistra faccia tesoro della sconcertante, ennesima batosta elettorale. Che i leader del centrosinistra sappiano riunirsi e, finalmente coesi, capiscano che una strada che il Paese chiede loro da tempo è ancora percorribile.
SI LEVINO FINALMENTE DAL CAZZO.
Dal primo all’ultimo, senza se e senza ma. E dopo, tutto sarà possibile.
(Se non ci mette bocca la CIA).
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