giovedì 11 settembre 2008

Rinviata la legge sulla riduzione dell’inquinamento al 2015

Ancora una volta i nostri cari politici hanno perso l’occasione di dare almeno “l’impressione” di avere una svolta ambientalista. Ma stavolta non parliamo dei politici italiani, che pensano a tutto tranne che all’ambiente, e questo è risaputo, ma di quelli europei.

Infatti proprio oggi i Parlamentari Europei, membri della Commissione Industria, hanno deciso di rinviare la discussione della legge per la riduzione del 25% dei consumi delle automobili a cui tutte le case automobilistiche del Vecchio Continente si sarebbero dovute adeguare. Il problema è che non è stata rinviata solo di qualche giorno, ma al 2015.

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La legge doveva obbligare le case automobilistiche a costruire i nuovi modelli in maniera tale da consumare meno carburante, adattarli agli eco-carburanti, e diminuire l’impatto sull’ambiente. I pochi uomini delle lobby però hanno avuto la meglio su milioni di cittadini che chiedevano nuove regole, adducendo a problemi di produzione delle industrie europee se questa legge fosse stata varata.

L’associazioni Amici della Terra ha intervistato oltre 5 mila persone di ogni età e sesso in per ogni grande nazione europea (Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito), e da questi sondaggi è risultato che l’87% di essi sono favorevoli a regolarizzare questa situazione che sta degenerando sempre di più. Ciò che i cittadini chiedono è la riduzione della CO2 delle automobili e incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti, che porterebbero anche a conseguenze sul costo del petrolio, che venendo utilizzato meno potrebbe anche abbassare il costo del barile.

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