martedì 1 aprile 2008

Il pescatore scozzese e il golfclub di Trump: «Mai sulla mia terra»

Il progetto prevedeva due percorsi da 18 buche, un albergo di lusso da 450 stanze, circa 600 ville esclusive

LONDRA — È cominciata come una barzelletta: «Forbes contro Donald Trump». Non si tratta di una disputa tra la rivista finanziaria e il costruttore americano che secondo Forbes vale 2,9 miliardi di dollari. La crisi è stata creata da Michael Forbes, pescatore scozzese che ha rifiutato di vendere il suo piccolo podere sulla costa ventosa e diseredata dell'Aberdeenshire all'imprenditore yankee impegnato in un progetto immobiliare da un miliardo di sterline. Trump aveva piani per una cittadella del golf con due percorsi da 18 buche, un albergo di lusso da 450 stanze, circa 600 case e ville esclusive per patiti del gioco, non per niente inventato in Scozia.

BRAVEHEART - La costa nordorientale è tanto bella e selvaggia quanto depressa e l'investimento l'avrebbe trasformata in una Costa Smeralda sul Mare del Nord. I contadini del posto hanno venduto contenti. Ma Forbes (Michael), quando gli agenti di Trump si sono presentati offrendogli denaro, una casa nuova e un impiego a vita, ha risposto semplicemente «no». Perché? Perché sono nato qui e non vendo,
tanto meno agli stranieri, e basta. La sua terra è proprio nel mezzo del progetto. Per un po' la storia ha eccitato la fantasia della stampa scozzese che ha inneggiato al nuovo Braveheart, resistente in kilt alle ruspe del palazzinaro venuto da New York. Poi della questione si sono impossessati gli ambientalisti, preoccupati per le dune sabbiose che sarebbero state spianate (si sa che il bunker è una delle trappole più temute dai golfisti).

SEIMILA POSTI DI LAVORO - Il governo autonomo di Edimburgo, guidato dal nazionalista Alex Salmond, è stato a guardare, un po' preoccupato ma fiducioso che l'investimento sarebbe andato avanti: dopotutto, i campi da golf sono verdi come i dollari e seimila posti di lavoro farebbero felice qualunque amministratore. Alla fine la questione è approdata alla «commissione risorse strategiche del consiglio locale» dell'Aberdeenshire e l'altra sera con un voto 8 a 7 il progetto di Trump è stato bocciato. Niente club del golf più lussuoso del mondo, niente ville e albergo, solo pecorelle infreddolite al pascolo da contare quando non si riesce a prendere sonno.

ARROGANTE - La stampa scozzese ha rivisto il giudizio su Forbes-Braveheart e i consiglieri con titoli tipo: «Traditori». Loro replicano che Trump si è comportato da arrogante. Gli agenti di Donald precisano: «Peggio per voi, noi non siamo arroganti, pensiamo in grande, forse troppo per menti piccine». Trump si dice dispiaciuto anche perché sua madre era scozzese. E il consiglio dell'Aberdeenshire medita una seduta d'emergenza.

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